lunedì 31 dicembre 2012

I raccomandati del pallone - parte 2

Harvey Esajas Delano. Questo è il nome di un caso umano strordinario, di una storia incredibile che parte dalla terra dei tulipani, l'Olanda.
Tutto ha inizio nelle giovanili dell'Ajax dove un terzino dal buon piede e dalla buona corsa dotato di talento stringe amicizia con un futuro campione del calcio mondiale: Clarence Seedorf. Questo terzino è Harvey Esajas, di origine surinamense proprio come Clarence.
Questa è una storia di amicizia, che racconta di come un'uomo normale (per la precisione un cuoco) possa diventare parte dell'elite del calcio mondiale grazie ad una "piccola" raccomandazione.
Ebbene si. Harvey, che tutt'oggi lievita in qualche cucina affaccendandosi ai fornelli, in passato è riuscito ad ottenere un provino al Torino e successivamente a scendere in campo con il Milan. Il provino col Torino finì male; l'allora dirigente Sandro Mazzola lo scartò a causa dei suoi 110 kg (forse un po' troppi?), ma a Milanello Adriano Galliani si commosse alla storiella raccontata da Seedorf sul suo amichetto di talento e decise di aspettarlo un anno fino alla soglia degli 85 kg. Impaziente di tesserarlo Galliani spinse per il suo debutto in Coppa Italia (nei 5 minuti finali di un anonimo Milan-Palermo) alla tenera età di 29 anni. Fu un successo incredibile per Harvey che negli spogliatoi dichiarò:"Non mi fermo qui...". E invece si fermò lì. Mai parole furono più funeste. 

E' un dovere ricordare, però, che il buon Harvey dopo il provino con il Torino ritornò a fare il cuoco per un po' di tempo e che l'unica palla che vide fu di color ebano sotto la sua maglietta. Questo non gli impedì di avventurarsi nelle serie minori con Legnano e  Lecco al termine dell'avventura col Milan. Inoltre bisogna dire che fu addirittura convocato per la famosa finale di Champions League di Istanbul, persa ai rigori con il Liverpool. Quando si dice di non scherzare con la fortuna...

DB

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