Spettacolo. Innovazione. Fantasia. Queste sono le parole chiave da attribuire al fantastico Milan di Arrigo Sacchi. Strappato al Parma il giovane tecnico Sacchi rivoluzionò la tattica e il credo calcistico dell'epoca con il suo 4-4-2 colmo di ripartenze, pressing alto e movimenti senza palla, segnando un confine netto dal catenaccio del passato e gettando le basi per il calcio moderno.
Le sue idee furono supportate anche da una squadra straordinaria, piena di individualità del calibro degli olandesi Van Basten, Gullit, Rijkaard; oppure Baresi, Tassotti, Maldini e Costacurta.
Inoltre si deve a Sacchi l' "introduzione" della trappola del fuorigioco, mai sfruttata prima di allora. Ci fu una netta separazione tra la fase offensiva e quella difensiva, permettendo di creare una squadra che si muoveva insieme, organizzata in qualsiasi situazione. Le influenze di Sacchi provengono dal calcio totale fiammingo e dal Liverpool di Bob Paisley, tutti tipi di calcio fuori dai consueti schemi.
I risultati di queste straordinarie innovazioni furono uno Scudetto, due Coppe dei Campioni, due Coppe Intercontinentali, due Supercoppe europee e una Supercoppa italiana.
Ma soprattutto il riconoscimento da parte di tutto il mondo del calcio di aver cambiato il modo di giocare a pallone in tutta la nostra penisola ed in Europa: il Milan di Sacchi è nella storia.
Nessun commento:
Posta un commento