Anche stasera la Juventus non riesce a portare a casa i 3 punti dalla trasferta danese di Champions League.
Incredibilmente la compagine bianconera passa in svantaggio al 5' della ripresa con un calcio di punizione eccellente di Beckmann. Il Nordsjælland mette più volte in difficoltà la difesa juventina, specialmente nel 1° tempo, evidenziando la difficoltà della Juventus a recuperare i palloni (caratteristica che in campionato contraddistingue la squadra di mister Conte).
Nel secondo tempo, dopo il goal subito, ci sono cenni di ripresa con la crescita di Isla sulla fascia destra; anche Bendtner entra bene in partita, ma non basta.
E' necessario, come al solito, appigliarsi al talento del montenegrino Vucinic che, a conti fatti, è l'unico che quando è veramente necessario, la butta dentro (è lui che con un bel piattone calcifica il risultato sul 1 a 1). Estroso all'inverosimile, Vucinic appare spesso svogliato; tuttavia in Champions difficilmente sbaglia la partita (vedasi un Vucinic-Chelsea ai tempi della Roma). Proprio questa sua caratteristica non lo rende un vero e proprio fuoriclasse. Se volessimo fare un paragone automobilistico non definirei Vucinic una Ferrari, ma, piuttosto, una bella Porsche.
Pertanto, a questo punto, viene spontaneo chiedersi: fino a quando la Juventus dovrà aggrapparsi ad un giocatore come Vucinic? Merita, una squadra di questo blasone, di dover dipendere da un calciatore come lui?
La risposta è no.
E' necessario, ora più che mai, scovare o acquistare un Top Player (o una Ferrari, per rimanere in tema automobilistico) di primissimo livello in attacco.
Marotta, dov'è il top player?
DB
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