giovedì 29 novembre 2012

I raccomandati del pallone - parte 1

Cari amici, è inutile negare che, come in qualsiasi ambito e settore, anche nel calcio ci siano una buona dose di raccomandazioni che spingono certi calciatori ad intraprendere determinate carriere. Questo è evidente anche dal fatto che, negli ultimi anni, il livello complessivo si è abbassato e si trovano ottimi talenti anche nelle serie minori.

Il caso di Luca Scapuzzi è molto curioso. Ha fatto tutta la trafila delle giovanili milaniste e poi è andato in prestito al Portogruaro dove non ha mai segnato nelle 29 gare disputate anche a causa della rottura di un ginocchio. Durante le vacanze in Sardegna, dopo l'infortunio, si trova a giocare una partita di calcetto con Roberto Mancini, guarda caso l'allenatore del Manchester City. Fatalità il City decide di acquistare di lì a poco il suo cartellino e lo fa giocare nella squadra riserve. Segna anche un goal in coppa giocando con campioni del calibro di Dzeko e Agüero

Un altro caso eclatante è stato quello di Digão (fratello scarso di Kakà), che si è trovato al Milan esclusivamente per la parentela con il trequartista mai dimenticato dai tifosi rossoneri. Probabilmente perfino uno dei panchinari del Cervia di "Campioni" poteva offrire prestazioni migliori del fratello di Kakà, ma evidentemente la raccomandazione era fondamentale.

Non sono situazioni uniche e molte volte di tante cose nemmeno veniamo a conoscenza; ma se il calcio e lo sport in generale sono davvero palestre di vita, purtroppo anche dal punto di vista delle raccomandazioni sono un buon allenamento.

DB

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