venerdì 2 novembre 2012

Jakub Błaszczykowski, tra calcio e tragedia personale

Jakub Błaszczykowski (per gli amici che non sanno pronunciare il suo nome va bene "Kuba") è un'ala polacca del Borussia Dortmund, stella della Polonia negli ultimi Europei.

Si tratta di un calciatore di ottimo livello che ha una storia tremenda alle spalle, che solo di recente è stato in grado di affrontare. E' un uomo che ha avuto una forza incredibile e come una fenice è riuscito a risollevarsi dalle proprie ceneri.

Un giorno orribile del 1996 il piccolo Kuba torna a casa ed assiste ad una scena che nessun bambino dovrebbe mai vedere: il padre Zygmunt accoltella sua moglie Anna (la mamma di Kuba) più volte, uccidendola. Pensate cosa deve aver provato un bambino di soli 10 anni di fronte ad una tragedia simile, per lo più riguardante le persone fino ad allora più importanti della sua vita. Per Jakub è un vero shock; per settimane rimane fermo immobile a letto, come un vegetale. Intanto il padre viene condannato a 15 anni di carcere e lui viene affidato alla nonna e allo zio Jercy Brezcek (ex capitano della Polonia).

Queste due persone, insieme alla forza d'animo incredibile di Jakub, hanno contribuito alla rinascita di Kuba. E' tornato a scuola; è tornato a giocare a calcio; è tornato alla vita. Proprio suo zio, ex calciatore di ottimo livello, lo sgrezza tecnicamente e lo rende un esterno completo e di alto livello. 

Kuba, negli anni, è diventato un professionista serio e nel 2007 è stato acquistato dal Borussia Dortmund dove è titolare inamovibile. E' il capitano della sua nazionale nella quale è una vera e propria star ed insieme a Robert Lewandowski fa sognare i tifosi che lo adorano.

Una volta Stanislaw Jerzy Lec, scrittore polacco del '900, scriveva:"In cima ad ogni vetta si è sull'orlo di un abisso". La determinazione e la forza di Kuba gli hanno permesso di compiere il percorso inverso: dall'abisso della sua tragedia alla cima del successo. Recentemente, dopo la morte del padre, è riuscito a parlare della sua storia con il mondo esterno e ha dichiarato:"Non capirò mai come mio padre sia stato capace di un gesto del genere. Non saprò mai cosa lo spinse ad uccidere mia madre. Sinceramente non c'è giorno nel quale io non mi chieda "perchè?". Farei di tutto per riportare in vita la mia mamma, vorrei sapesse del successo che ho ottenuto."

Da un uomo così c'è solo da imparare. Nonostante la tragedia che ha investito la sua vita quando era piccolo, è riuscito a crescere e a diventare un uomo vero e ottenere un grande successo come calciatore. Chapeau.

DB

Nessun commento:

Posta un commento